In tempi di crisi, chi ci rimette, siamo noi. Se il lavoro scarseggia, siamo le prime a rimanere a casa. Per accudire i figli, spesso, rinunciamo ad un percorso professionale.
Non penso di poter difendere i diritti delle donne, ma mi pare necessario fare autocritica:se ci troviamo in questa condizione, la colpa è soprattutto nostra..
Per garantire ai nostri figli una serena crescita, siamo disposte a metterci da parte: questa è una qualità nobilissima.
Però.. poi? Facciamo anche tutto il resto: gestione della casa, delle attività educativo-scolastiche, di quelle ludiche e ricreative… tutti elementi che spesso per i partner sono opzionali e poco importanti.
E poi? Piuttosto che cercare di far capire ai partner (e spesso ai nostri figli!) come assolvere ai più elementari adempimenti domestici… preferiamo fare tutto noi!
…Ma davvero ci conviene?
la straordinaria forza delle donne emerge proprio in queste circostanze.
Per alcuni motivi, gran parte della mia vita famigliare e lavorativa e’ stata ed e’ tuttora a stretto contatto con le donne. Quanto mi piacerebbe avere quella volontà’e resistenza ! rotondità’ e spigoli..
Il terzo millennio,finalmente sta dando al gentilefortesesso il giusto ruolo che ha nella società’ e immagino quanto straordinario sarebbe avere nella citta’ più’ bella del mondo una sindachessa alla Margaret Thatcher alla Angela Merkel.
I bimbi non possono capire certe dinamiche,ma un Partner dovrebbe comprendere da solo ,senza che gli venga spiegato.
Mio padre e mia madre erano molto diversi tra di loro,sotto tutti gli aspetti,ma si sono sempre spalleggiati e aiutati in ambito famigliare anche se non condividevano le passioni o le ambizioni reciproche